Il mondo della sanità è in procinto di vivere una rivoluzione digitale, una trasformazione guidata dall’Intelligenza Artificiale (IA) che promette di ridefinire la ricerca medica e i servizi sanitari, portando con sé innovative opzioni terapeutiche. Mentre finora gli investimenti nel settore sanitario sono stati dominati da giganti farmaceutici statunitensi, anche in Europa emergono successi significativi, spesso associati a iniziative governative a sostegno delle industrie.
In Italia, l’IA è diventata una parte essenziale degli investimenti sanitari attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). In questa intervista esclusiva, Marcello Cattani, presidente di Farmindustria, condivide la sua prospettiva su come l’innovazione digitale possa portare benefici a livello europeo.
Il Progresso Rapido dei Sistemi di Intelligenza Artificiale
Gli sviluppi nei sistemi di Intelligenza Artificiale stanno avvenendo a un ritmo vertiginoso. La domanda chiave è: quando potremo iniziare a raccogliere i frutti di queste innovazioni rivoluzionarie? Secondo Cattani, già oggi assistiamo a miglioramenti tangibili nel settore farmaceutico. La digitalizzazione ha notevolmente ridotto i tempi necessari per scoprire e sviluppare nuovi farmaci. Parallelamente, l’automazione in produzione ha aumentato l’efficienza e la qualità dei processi. Tuttavia, le potenzialità dell’IA si stendono ben oltre questi traguardi iniziali. Quando parliamo di tecnologie indirizzate al benessere, come le terapie digitali, Cattani evidenzia la necessità di un approccio diverso, che richiede una solida base normativa e infrastrutturale prima che i benefici possano diventare realtà.
I Potenziali Vantaggi dell’IA nell’Assistenza Sanitaria
Nel mondo interconnesso di oggi, garantire la salute dei cittadini a livello locale diventa una priorità. Cattani ritiene che questo obiettivo possa essere raggiunto attraverso l’uso di app e terapie digitali. La massimizzazione della produttività delle risorse è fondamentale, in quanto consentirà alle tecnologie di IA di analizzare i dati dei pazienti per identificare rischi potenziali, migliorando la capacità degli operatori sanitari di creare piani terapeutici personalizzati.
Privacy e Uso delle App per la Salute
Quando si tratta dell’uso delle app per la salute, sorge una questione cruciale: quale sarà l’impatto sulla privacy delle persone? Cattani è convinto che la protezione dei dati personali debba rimanere una priorità incontestabile. Tuttavia, sottolinea che i dati a livello di popolazione rivestono una rilevanza cruciale per comprendere le dinamiche della salute. L’approccio europeo alla privacy, pur garantendo la tutela dei singoli individui, potrebbe rischiare di ostacolare le nuove tecnologie nell’ambito sanitario. Occorre trovare soluzioni che consentano l’utilizzo secondario dei dati, implementando misure tecniche come l’anonimizzazione.
Sostegno all’Innovazione da Parte della Regolamentazione Nazionale ed Europea
L’emergenza COVID-19 ha dimostrato in modo inequivocabile l’importanza dell’innovazione. La domanda cruciale è: come possono le regolamentazioni nazionali ed europee sostenere l’innovazione nell’industria farmaceutica? Cattani sostiene che la pandemia abbia sottolineato come gli investimenti in salute e medicina producano benefici che superano di gran lunga i costi. Coinvolgere i responsabili politici e garantire che comprendano appieno le necessità è essenziale, soprattutto in un’epoca di intensa competizione a livello globale per gli investimenti nelle scienze della vita. Un elemento chiave, sostiene Cattani, è la necessità di una Commissione europea che favorisca lo sviluppo industriale e gli investimenti. Le normative restrittive, in questo contesto, rappresentano un ostacolo ai nuovi benefici medici. Per prepararsi alla rivoluzione dell’IA, è indispensabile una legislazione che favorisca gli investimenti in ricerca e sviluppo e agevoli la commercializzazione delle nuove tecnologie.
L’IA nell’Industria Farmaceutica Italiana
L’industria farmaceutica italiana è ben posizionata per capitalizzare sull’IA, con le risorse e le competenze necessarie sia nel settore pubblico che in quello privato. Tuttavia, Cattani sottolinea che l’Italia deve adottare un approccio più innovativo e che richiede un’efficace collaborazione tra istituzioni e rappresentanti dell’industria. Il governo italiano sta dimostrando una visione moderna e strategica in tal senso. Ad esempio, Farmindustria ha recentemente contribuito alla creazione di un documento strategico che sottolinea la necessità di un quadro normativo che renda accessibili e gratuiti i servizi di medicina digitale per tutti i cittadini. Garantire che le tecnologie già utilizzate in altri paesi vengano integrate nel sistema sanitario italiano è cruciale per non perdere le opportunità offerte dalle evoluzioni future dell’IA.
Mitigare le Disparità Territoriali
Un’importante sfida affrontata dall’Italia è rappresentata dalle disparità nelle infrastrutture e nell’accesso alle tecnologie sanitarie tra diverse regioni del paese. L’IA potrebbe intensificare queste disuguaglianze, ma potrebbe anche contribuire a ridurle. Per farlo, il governo deve evitare di accentuare le differenze regionali senza ostacolare il progresso. Il PNRR mira a colmare queste lacune, partendo dalle infrastrutture. L’industria farmaceutica è pronta a dare il proprio contributo. Cattani conclude sottolineando l’importanza di una visione strategica che stabilisca regole uniformi, superando le differenze regionali.
L’IA e l’Occupazione nell’Industria Farmaceutica
Nel contesto dell’IA, sorge una domanda legittima: rappresenta un rischio per l’occupazione nell’industria farmaceutica?
Secondo Cattani, lo sviluppo di nuove competenze è una parte naturale del progresso. Inoltre, sottolinea che il numero complessivo di posti di lavoro potrà crescere, a condizione che gli investimenti nell’IA siano accompagnati da investimenti nell’istruzione, nello sviluppo di competenze e nella riqualificazione dei professionisti. Cattani afferma che non c’è bisogno di soluzioni miracolose, poiché istruzione, competenze e investimenti rappresentano gli ingredienti essenziali per il successo. Questi elementi sono già presenti in Italia ed in Europa, e l’obiettivo è di unirli. Il governo italiano ha dimostrato un’impegno reale nei confronti dell’industria farmaceutica e si spera che un approccio simile sia possibile anche per l’IA.
Fonte: Nature italy